Donatella Magagnini, madre di una delle vittime della tragedia di Corinaldo, ha attaccato Sfera Ebbasta attraverso i social.
La mamma di una delle vittime di Corinaldo ha attaccato sui social Sfera Ebbasta. A più di un mese dalla tragedia nella discoteca Lanterna Azzurra, è ancora forte il dolore in chi, quella maledetta notte, ha perso un figlio. Eppure, quel dramma immane sembra ormai dimenticato dal trapper che, dopo una decina di giorni di silenzio, è tornato a utilizzare i social come prima. Un comportamento che non è andato giù a Donatella Magagnini, madre di Daniele Pongetti, che proprio attraverso i social ha deciso di sfogarsi.
Corinaldo, lo sfogo di una madre contro Sfera Ebbasta
“Tu e i tuoi collaboratori imparate a non giocare con i sogni dei ragazzini che, pur avendo pagato, sono stati presi in giro e sono morti nell’attesa che tu arrivassi“, ha scritto la signora Donatella in un post condiviso sulla pagina Facebook Giustizia per le vittime della Lanterna Azzurra.
Amarissime le parole della donna, che ha invitato Sfera Ebbasta a smetterla di postare “foto da idiota”, visto che si porta sulla coscienza sei morti. Inoltre, ha accusato il giovane trapper di non aver fatto molto per aiutare chi da questa tragedia è stato davvero colpito, facendosi vivo solo dopo molti giorni, tatuandosi le stelline sul viso e inviando una lettera privata in cui si metteva a disposizione per ogni cosa. Un contenuto, quello della lettera, pubblicato poi sui social con l’aggiunta delle date dei prossimi concerti. “Come se niente fosse accaduto“, sentenzia Donatella.
Di seguito il lungo e straziante post scritto dalla madre di Daniele Pongetti:
Corinaldo, Sfera Ebbasta verrà ascoltato dalla Procura
Intanto proseguono le indagini della Procura di Ancona per risalire ai responsabili del fatale incidente della Lanterna Azzurra. Gli inquirenti hanno intenzione di ascoltare anche Sfera Ebbasta nei prossimi giorni. Per il momento sono indagate nove persone (più un minorenne), e sono in corso controlli sui biglietti venduti. Insomma, la questione è tutto meno che chiusa.